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“Perché i denti si consumano?”

Le cause per cui i denti tendono a consumarsi possono avere origini diverse, a partire dalla presenza delle sostanze acide nella bocca che attaccano e sciolgono la parte esterna della dentatura provocando lesioni più o meno importanti. In questo caso l’erosione coinvolge

tutta la superficie del dente. Questa condizione è tipica di persone che soffrono di vomito frequente (disturbi alimentari come anoressia e bulimia) per l’acido cloridrico che dallo stomaco passa in bocca, dei pazienti affetti da reflusso gastroesofageo o da altre patologie che causano la risalita e a volte il rigurgito di materiali acidi, e da chi abusa nel consumo di cibi acidi (succo d’arancia, succhi di frutta, limone, etc.). A volte una bocca compromessa da denti erosi può essere il segnale di patologie più importanti così come di disturbi della psiche.

Oltre agli acidi esistono anche cause meccaniche del consumo dentale, come il bruxismo che porta a digrignare i denti o ancora lo sfregamento di altri materiali contro la superficie dentale,come lo spazzolamento scorretto e troppo forte e l’uso di dentifrici abrasivi a cui spesso si ricorre per sbiancarsi i denti da soli. In questo caso l’abrasione dentale interessa solo la superficie masticatoria e la superficie esterna del dente a livello dei colletti. Una delle cause del bruxismo si ritrova nell’uso di droghe: cocaina, allucinogeni e altri stupefacenti portano l’individuo a un’eccitazione dei muscoli mascellari e quindi si digrignano i denti in modo scorretto, eccessivo, quindi dannoso per lo smalto.

Non è quindi difficile riscontrare denti consumati tra chi è affetto da tossicodipendenza. Un’altra causa del consumo dentale è l’abfraction, con questo termine si indica la condizione in cui il colletto del dente perde lo smalto per le flessioni che subisce a causa del digrignamento dentale.
C’è comunque da dire che una certa usura dei denti è fisiologica ed è dovuta all’invecchiamento della persona.

 

Come si riconoscono i denti consumati?

Ci sono segni evidenti che caratterizzano l’erosione dentale. Come prima cosa l’aspetto: a causa della perdita dello smalto, la bocca di chi soffre di questo disturbo presenta denti gialli e corti che compromettono l’armonia del sorriso causando talvolta imbarazzo. Oltre alle conseguenze estetiche l’erosione dello smalto provoca un aumento della sensibilità dentale agli stimoli termici e dolore, in quanto la polpa dentaria scoperta è maggiormente esposta agli stimoli termici oltre che al rischio di contaminazione batterica.

 

Smalto denti trasparente: è un problema?

 

Un altro passaggio che permette di riconoscere i denti consumati: lo smalto diventa trasparente, soprattutto sui bordi. In qualche caso

 sembra che i denti abbiano un effetto vitreo.

Questo ovviamente non deve essere una valutazione da effettuare da soli ma sempre con l’aiuto di Densanea che sa come leggere i segnali. In parte questo elemento non sempre riguarda lo smalto dei denti consumato, per questo la valutazione di questo aspetto deve essere fatta da professionisti del settore. Anche perché, quando la trasparenza del dente è importante, occorre provvedere in quanto è molto frequente una frattura o scheggiatura dell’elemento dentario.



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